A Ciccio Cirillo - San Fili by Pietro Perri

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A Ciccio Cirillo

Personaggi ieri
Ciccio Cirillo... a dieci anni dalla sua prematura morte.

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"Carissimo Ciccio,
(...) ho proiettato nella biblioteca numerose volte le diapositive, a gruppi di amici e conoscenti, nonché alla gradita presenza del direttore Goffredo Iusi (...).
(...) Ma la notizia che (...) ti farà piacere riguarda il prestito dei due volumi tuoi, le due raccolte dal 1962 ad oggi del Notiziario, non li trovi mai in biblioteca, sono in continuo prestito (...): il lavoro che tu hai svolto per la comunità Sanfilese è immane, ricco di notizie, fotografie, scene e particolari curiosi e simpatici è già una memoria.
Il Notiziario è servito anche ad alcuni ragazzi per lavori di tesi e di ricerca".
 
Franco Apuzzo - San Fili, I Febbraio 1990.
 
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"Carissimo Franco,
la tua lettera mi commuove. Sono contento sapere che il lavoro fatto attraverso i Bollettini del Club Sanfilese prima, e del Notiziario dopo, sono risultati utili alla gente del mio, o per meglio dire, del nostro paesello, per me, lontano. Finalmente qualcuno mi ha capito".

Ciccio Cirillo - Stamford (USA), 22 Febbraio 1990.
 
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"Carissimo Ciccio;
In questi giorni con alcuni amici (n.d.r.: Franco Apuzzo) stiamo pensando seriamente di realizzare dalle nostre parti un volantino (...) a cadenza mensile che dovrebbe ripercorrere la scia del tuo arcifamoso Notiziario Sanfilese (...) e che (...) dovrebbe chiamarsi Pagine Sanfilesi".
 
Pietro Perri - San Fili, 6 Febbraio 1990.
 
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Il primo numero di Pagine Sanfilesi verrà divulgato nel mese di luglio 1990 e sarà composto da quattro pagine (due fogli A4). Sulla prima pagina compariva una foto di Ciccio Cirillo con il ricordo di una sua pubblicazione del 1987 ("Addio!... / Farewell") oltre a delle note che lo stesso aveva spedito qualche mese prima a Franco Apuzzo e a Pietro Perri.
Nella seconda pagina la fotocopia di un articolo a firma di Sandro Cesario apparso sulla Gazzetta del Sud domenica 8 aprile 1990: "E' improvvisamente deceduto nei pressi di New York (USA) dove da decenni risiedeva, Francesco Cirillo, uno dei fondatori e, successivamente, segretario del club sanfilese costituito negli anni cinquanta a New York (...)".
Seguivano la trascrizione dell'immaginetta commemorativa dell'evento luttuoso e gli ultimi versi di una poesia scritta nel 1977 da Franchino Curatolo: "Or son lontano, non dal cuore, / Avvolto in una immensa malinconia, / Vita mi desti e il primo amore: / Non ti scorderò mai SAN FILI mia!".
Conclude il primo numero di Pagine Sanfilesi una nota d'intenti, datata 24 luglio 1990, di Sandro Cesario: "(...) Il filone ideale è rappresentato dal far conoscere le notizie di San Fili agli emigrati che, a centinaia, vivono oltre Atlantico. Darò il mio modesto contributo che ho del resto dato a Ciccio Cirillo ed invio un saluto affettuoso ai tanti amici, amici di amici, ahimè, lontani e di remote ore liete e serene, sparsi dappertutto".
Pagine Sanfilesi cesserà le sue pubblicazioni nel mese di Aprile 1992 riportando come redazionale un articolo dal titolo "troppe morti": in poco meno d'una cinquina d'anni San Fili aveva visto sparire prematuramente ai propri occhi una intera classe di pensatori, di protagonisti del loro tempo, di élite culturale. A chiudere questo amaro capitolo ci aveva pensato il prof. Goffredo Iusi.
Ma... chi era Ciccio Cirillo (il sanfilese d'America)? cosa ha veramente fatto (per il suo paese) nella sua vita? perché ricordarlo in questo spazio a dieci anni dalla sua dipartita? che fine ha fatto il materiale (scritti, fotografie, diapositive ecc.) che ha lasciato in eredità alla memoria storica dei suoi amati sanfilesi? se effettivamente era così importante questo personaggio, perché finora non l'hanno adeguatamente ricordato gli organi istituzionali (Amministrazione, associazioni culturali e via dicendo)?
 
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Ciccio Cirillo in un ricordo di Francesco Apuzzo e Pietro Perri.

Dopo dieci anni dalla sua dipartita, ricordiamo con affetto il caro amico Ciccio Cirillo.
Emigrato negli anni '50 in Canada fu sempre presente in mezzo a noi, tenendo contatti continui e proficui.
Ebbi modo di conoscerlo personalmente pochi anni prima della sua prematura scomparsa, di lui ricordo il suo viso sempre radioso e sorridente, la sua spontaneità, il suo interesse e l'attenzione ai problemi del suo paesello.
Uno scambio di notizie che fecero il giro del mondo entrando nelle case di emigrati in varie nazioni; fu una fonte costante ed aggiornata ed interessò sia le vicende del suo paese che del circondario.
Con lui ebbi uno scambio di corrispondenza dal 1988 fino alla sua scomparsa, uno scambio sincero e costruttivo che arricchì il suo giornalino in Canada e la nostra biblioteca a San Fili.
Oltre ai suoi scritti pervennero a noi alcune delle sue collezioni migliori quali: raccolte di fotografie, di diapositive, libri, pubblicazioni varie etc.
Con lui è andato via un periodo storico del nostro paese, rimangono i suoi scritti.
Il suo "notiziario" è parte di ognuno di noi: nel nostro cuore e nelle nostre piccole biblioteche.
 
Francesco Apuzzo - San Fili, aprile 2000.
 
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Dalle lettere di Ciccio Cirillo traspare il grande amore verso il suo paese ed i suoi concittadini, anche se più d'una volta da questi si sente vilmente tradito: dagli emigrati per le varie lotte interne alle varie associazioni, dai residenti per la freddezza con cui a volte veniva accolto nei suoi vari ritorni al paese natio.
Ciccio Cirillo è stato ricordato altre volte quest'anno da questo quindicinale (13 febbraio e 26 marzo 2000) e non certamente senza giustificato motivo: con lui, con la sua triste e prematura morte, se n'è andato un pezzo insostituibile della memoria storica del nostro paese.
Forse questa sarà l'ultima volta che parleremo di Ciccio Cirillo su questo quindicinale, ma chi l'ha conosciuto, o semplicemente "sfiorato" come chi scrive, non poteva non soffermarsi sulla sua figura.
Forse un domani quando non ci saranno più "Ciccio Cirillo" a San Fili né nel resto del mondo... non ci sarà neanche San Fili (ormai priva della sua anima portante e destinata ad essere risucchiata in pochi anni dalle emergenti realtà urbane confinanti), e quindi non avremo più il piacere né il dovere di parlare di certi personaggi... dei Sanfilesi.
 
Pietro Perri - San Fili, aprile 2000.
 
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"Carissimo Franco,
(...) Mi hanno detto che nelle nostre montagne c'è stato un grandissimo incendio e sembra doloso e che d'estate sembra molto brutto nel panorama della nostra San Fili. Fammi sapere di che cosa si tratta, dov'è stato l'incendio e i danni fatti e a quali proprietari ha colpito. Fammi sapere se la notizia la posso pubblicare e se è interessante (...)".
 
Ciccio Cirillo - Stamford, 11 marzo 1989.
 
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"Carissimo Franco,
come vedi ho fatto tesoro della tua lettera anche per una soddisfazione personale. Ho dovuto fare delle note perché non voglio avere più grattacapi da nessuno. Me ne hanno dato troppo e voglio vivere in santa pace: ma ho dovuto dirlo per fargli capire che io me ne invischio di loro e delle loro idee.
Come vedi ho anche fatto tesoro della lettera e dei suoi scritti di Pietro Perri, il quale lo considero un vero collaboratore del Notiziario. Oggi stesso scrivo anche a lui".
 
Ciccio Cirillo - Stamford, 25 marzo 1990.
San Fili estate 1961, da sinistra: Francesco Gambaro, Davide Gambaro e Francesco (Ciccio) Cirillo. Foto archivio Francesco (Ciccio) Cirillo.
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