Gennarino, la moglie e il compare - San Fili by Pietro Perri

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Gennarino, la moglie e il compare

I racconti del focolare
di Pietro Perri - inedita
 
 
N.d.A.: La storia, almeno a sentirla dire ai nostri vecchi, è vera. Ovviamente sono stati cambiati i nomi dei protagonisti ed è stato romanzato un po' il tutto.
 
* * *
 
Gennarino abitava in contrada Cucchiano, una località che pur ricadendo nel territorio del confinante comune di Rende, nella concezione dei limiti popolari era stato sempre attribuito fisiologicamente al comune di San Fili.
 
Gennarino viveva felice... o quasi: con la sua bella casetta rurale, il suo ricco e fruttuoso pezzettino di terra, i suoi animali d'allevamento, il cane Dik e i due gatti Miciolina e Pucci, la sua bella moglie e, cosa più unica che rara a trovarsi in alcuni luoghi, i suoi affettuosi vicini di casa... tra cui Luigi, l'adorato compare d'anello.
 
Dire che Gennarino era o che quantomeno potesse ritenersi un uomo felice è cosa a prima vista a dir poco scontata... eppure... c'era un eppure di mezzo!
 
Gennarino e Rosamunda erano sposati ormai da oltre un lustro e sembra che il Fato in tutto questo tempo non si sia sforzato poi tanto a benedire, con l'avvento di una nuova vita, questa encomiabile, e praticante cristiana, coppia.
 
Siamo all'incirca nella metà del XX secolo (1950) e in quell'epoca gli studiosi ed i ricercatori erano ben lungi dallo scoprire, sperimentare nonché dal mettere in atto tecniche per la riproduzione quali la ICSI, la FIVET o giù di lì... quindi chi voleva mettere dei figli al mondo o utilizzava delle tecniche naturali... o utilizzava delle tecniche naturali.
 
A Gennarino di conseguenza se non voleva continuare a sentire le litanie della moglie sulla necessità di un erede, sulla vecchiaia ch'era brutto passarla da soli e via dicendo... non restava che, regolandosi di conseguenza, utilizzare dei metodi naturali e l'unico che gli veniva in mente in quel triste periodo era quello... del compare.
 
Dopotutto anche a Gennarino sarebbe piaciuto avere un figlio, una nuora e tanti nipotini o una figlia un genero ed altrettanti nipotini.
 
Detto fatto: - Caro Luigi, compare adorato, mi devi fare un grosso piacere...
 
... e dopo nove mesi il piacere era bell'e fatto: il piccolo Sigismondo si muoveva gioioso nelle mani di papà Gennarino.
 
Passò un anno circa e Rosamunda, la moglie di Gennarino, ricomincio con la litania sospesa al concepimento di Sigismondo: - Ancora siamo in tempo ed un figlio solo rischiamo di crescerlo viziato... e se poi gli accadesse qualcosa...
 
Detto fatto anche stavolta: - Caro Luigi, compare adorato, mi devi fare un favore...
 
Da notare come il "grosso favore" era diventato un "semplice favore". E dopo nove mesi nacque anche Ermenegilda.
 
... passò un anno e mezzo circa e venne al mondo, pur non invitato dal nostro Gennarino, anche il figlio Giovanni.
 
La questione iniziava a non quadrare tanto che il nostro Gennarino iniziò persino a pensare che la cara moglie non facesse poi un così grande sacrificio a soggiacere col compare.
 
- Caro Luigi, compare adorato... ti devo chiedere un altro grossissimo favore: ormai la discendenza me la sono garantita e me la sono garantita a tal livello che se vado avanti di questo passo difficilmente riuscirò a sfamarla. Caro luigi, compare adorato, il favore che ti devo chiedere questa volta è di non farmi più favori... anche se te lo dovesse chiedere mia moglie!
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