Dialetto Sanfilese lettera Z - San Fili by Pietro Perri

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Dialetto Sanfilese lettera Z

Dialetto calabrese sanfilese > dizionario calabrese sanfilese
  • zinzularu:      chi fa incetta di "zinzuli"      (stracci).
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  • zinzulu:      “U zinzulu”, per chi l’avesse      dimenticato, ovvero per chi avesse scordato come la madre gli ha insegnato      a parlare, altro non è se non uno straccio… quasi sempre ricavato da un      vecchio vestito. In tempi di crisi economica (e non solo quando la moda      americana l’impone) anche i “zinzuli”      hanno un valore. Nasce così la figura de “u zinzularu” (ovvero chi fa incetta di “zinzuli”).
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  • zinzulusa:      colei che veste male. Chiamasi anche "zinzulusa" la fortuna (dea della fortuna).
     
  • zinzulusu:      colui che veste male (di stracci o in modo trasandato)… il che non vuole      comunque con ciò essere sinonimo di persona che non sia alla moda. Negli      anni ottanta (1980/1990) ad esempio era normale definire “zinzulusi” i giovani che amavano      indossare i jeans strappati in più parti, le camice larghe e fuori dai      pantaloni o semplicemente chi non rientrasse nei canoni del nostro modo di      pensare. Persino un capellone, per non parlare degli hippies di fine anni      sessanta, poteva essere qualificato come “zinzulusu”. … “u cane      muzzica sempre u zinzulusu”, anche se in tale modo di dire negli      ultimi decenni, dalla nostre parti, il termine “strazzatu” ha preso il sopravvento sul termine “zinzulusu”.
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  • zu      (pron. tsu - ovvero "zeta      espirata" come quasi il 99% delle "zeta" calabresi):      zio, detto anche per rispetto in alcuni casi verso persone anziane senza      vincolo di parentela.
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  • zuappu (zuoppu): (z pronuncia espirata tipo ts) zoppo.
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