Dialetto Sanfilese lettera Z
Dialetto calabrese sanfilese > dizionario calabrese sanfilese
- zinzularu: chi fa incetta di "zinzuli" (stracci).
- zinzulu: “U zinzulu”, per chi l’avesse dimenticato, ovvero per chi avesse scordato come la madre gli ha insegnato a parlare, altro non è se non uno straccio… quasi sempre ricavato da un vecchio vestito. In tempi di crisi economica (e non solo quando la moda americana l’impone) anche i “zinzuli” hanno un valore. Nasce così la figura de “u zinzularu” (ovvero chi fa incetta di “zinzuli”).
- zinzulusa: colei che veste male. Chiamasi anche "zinzulusa" la fortuna (dea della fortuna).
- zinzulusu: colui che veste male (di stracci o in modo trasandato)… il che non vuole comunque con ciò essere sinonimo di persona che non sia alla moda. Negli anni ottanta (1980/1990) ad esempio era normale definire “zinzulusi” i giovani che amavano indossare i jeans strappati in più parti, le camice larghe e fuori dai pantaloni o semplicemente chi non rientrasse nei canoni del nostro modo di pensare. Persino un capellone, per non parlare degli hippies di fine anni sessanta, poteva essere qualificato come “zinzulusu”. … “u cane muzzica sempre u zinzulusu”, anche se in tale modo di dire negli ultimi decenni, dalla nostre parti, il termine “strazzatu” ha preso il sopravvento sul termine “zinzulusu”.
- zu (pron. tsu - ovvero "zeta espirata" come quasi il 99% delle "zeta" calabresi): zio, detto anche per rispetto in alcuni casi verso persone anziane senza vincolo di parentela.
- zuappu (zuoppu): (z pronuncia espirata tipo ts) zoppo.